Analisi Favoriti Parigi-Roubaix 2018, la sfida è di nuovo contro il blocco Quick-Step Floors
Numerosi favoriti per la Parigi – Roubaix 2018. Se solitamente le precedenti corse del pavé permettevano di delineare le forze in campo in maniera abbastanza chiara, designando quello che sarebbe stato l’uomo da battere, domenica 8 aprile non sarà un singolo a catalizzare le attenzioni dei rivali, ma una squadra, la Quick-Step Floors, indiscutibilmente dominatrice sinora al Nord. Come abbiamo visto in queste settimane – risultati che abbiamo racchiuso nel nostro percorso dei favoriti, in cui sono riproposti i risultati dei big sinora sul pavé – la formazione belga è stata infatti la grande protagonista di tutte le corse in Belgio e si propone come il riferimento anche al di là del confine.
Su un percorso sostanzialmente tradizionale, con poche novità, ma in generale che non sembrano decisive, sono dunque pronti nuovamente a sfidarsi gli assi del pavé. Per molti sarà l’ultima occasione per riscattare una primavera sinora non proprio all’altezza delle aspettative, con la Regina delle Classiche che può in colpo solo cambiare la stagione, se non l’intera carriera. Corsa sicuramente affine a quelle che l’hanno preceduta, l’Inferno del Nord presenta comunque un pavé molto diverso tra quello che i corridori hanno affrontato in Belgio, quindi i valori in campo, per quanto confermati, potranno in alcuni casi essere molto diversi, anche considerando che una delle caratteristiche principali della corsa è di essere completamente pianeggiante. Ma la durezza di questa corsa così affascinante e anacronistica, non è certo nella pendenza.
Favoriti Parigi – Roubaix 2018
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Per quanto fatto sinora, ovviamente è la Quick-Step Floors la squadra da cui tutti ci aspettiamo qualcosa. Vincitore del Giro delle Fiandre e della E3 Harelbeke al termine di una lunga cavalcata, Niki Terpstra sinora è stato colui che meglio ha capitalizzato la supremazia della squadra, dimostrando un ottimo stato di forma, a prescindere dalle tattiche che lo hanno favorito. Chi invece sinora ha corso soprattutto in favore dei compagni è Philippe Gilbert, che di questa corsa ha fatto il suo grande obiettivo. L’impressione è che sinora abbia soprattutto passeggiato, preparando il terreno anche internamente per riscuotere in prima persona nella corsa da lui più ambita. Discorso simile tuttavia anche per Zdenek Stybar, che sinora è quello che ha raccolto meno di tutti nei grandi appuntamenti nello squadrone belga, provando qualche azione, ma lavorando soprattutto da stopper. Una funzione che ben ha saputo svolgere sino a questo momento anche Yves Lampaert, che comunque ha avuto modo di imporsi a sua volta alla Dwars Door Vlaanderen. Domani avranno tutti modo di provare qualcosa, sarà per certi versi anche la sorte a decidere, ma non dipenderà certo solo dalla Quick-Step Floors.
La concorrenza infatti è decisamente agguerrita, partendo da un Peter Sagan che domenica scorsa ha comunque mostrato di stare abbastanza bene, pur non riuscendo a capitalizzare, anche per alcune scelte non proprio tatticamente ineccepibili. Con una Bora-hansgrohe molto più adatta vista l’assenza di muri, potrà avere nel finale più compagni, con Marcus Burghardt e Daniel Oss che potrebbero rappresentare l’arma in più, in grado di fare la differenza e uccidere sul nascere i tentativi dei rivali del campione del mondo. Forse il meno adatto della banda a questa corsa è proprio lui, che sul pavé francese non ha mai realmente brillato (anche per sfortuna), ma è un campione assoluto, che in funzione di questa corsa svolge preparazione specifica anche da un punto di vista fisico. Lavoro che prima o poi porterà i suoi frutti, anche già da domani.
Campione uscente, Greg Van Avermaet non è lo stesso di dodici mesi fa, malgrado quel che possa continuare a ripetere. Anche la BMC non sarà la stessa della passata stagione, ma il campione olimpico resta un corridore da tenere sotto grande osservazione, potendo inoltre contare proprio sulla minora marcatura che avrà domani. Se non ci sono i muri in cui può cercare di fare la differenza, ha dimostrato lo scorso anno di poter fare la differenza anche in pianura, su quel pavé così particolare in cui nelle ultime stagioni è indubbiamente emerso uno specialista puro come Sep Vanmarcke. Il belga si sta confermando anno dopo anno forse il più forte sul pavé e, se dovesse finalmente riuscire a trovare la tattica (e la fortuna) per non spendere troppo nei momenti meno opportuni, sarà un osso più che duro per tutti. Al suo fianco anche il terzo della passata stagione, Sebastian Langeveld, corridore di grande esperienza che potrebbe rivelarsi prezioso nel consentirgli di correre in maniera più accorta, correndo come una sua alternativa che si muove dalla media distanza.
Altro grande specialista del nord si è dimostrato sempre più anche Oliver Naesen, capitano di una Ag2r La Mondiale interessante in cui coesisteranno anche outsider come Silvan Dillier, Tony Gallopin e Stjin Vandenbergh. Il campione belga ha a sua volta un conto in sospeso con la fortuna, che nella sua giovane carriera non lo ha certo risparmiato, soprattutto nei grandi appuntamenti, nei quali comunque si è dimostrato chiaramente come uno dei più forti. Con un buon gioco di squadra, anche la formazione transalpina ha buone carte da giocarsi, favorendo comunque il proprio capitano che potrebbe restare più cauto a ruota dei rivali, in attesa di un momento propizio per muoversi.
Tra gli outsider più interessanti figurano invece Arnaud Démare e Wout van Aert. Il primo ha già dimostrato in questi anni di poter fare molto bene in quella che per il piccardo è sostanzialmente la corsa di casa. Apparso in ottima forma assieme a una Groupama – FDJ che in questa primavera ha dimostrato grande compattezza e continuità intorno al proprio capitano, arriva con grandi motivazioni per continuare la sua crescita. Al Fiandre non è stato facile staccarlo, sarà ancora più dura domani. Il fenomeno del ciclocross è invece alla sua prima esperienza nell’Inferno del Nord, ma ha dalla sua straordinarie capacità sul fango e sui terreni sconnessi. Capitano di una Veranda’s Willems – Crélan in cui preziosa sarà l’esperienza di Stijn Devoldere, il tre l’iridato del ciclocross ha dimostrato in questa primavera di potersela giocare anche su strada, correndo sempre con grande attenzione e profitto, oltre che tenacia.
Prestazioni alterne sino a questo momento invece per un interessante opzione come Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), corridore che ha dimostrato di avere le carte in regola per giocarsela, e un altro ex vincitore come John Degenkolb, che la Trek-Segafredo ha designato come capitano nonostante un ottimo sinora Jasper Stuyven, che comunque sarà della partita per giocarsi al meglio le sue carte. Discorso simile anche per Heinrich Haussler (Bahrain-Merida), apparso in crescita per poi calare nelle ultime apparizioni, che in squadra avrà nel giovane Ivan Garcia Cortina un compagno da lanciare da lontano.
Non ha convinto neanche sinora Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), reduce da una primavera decisamente sotto le aspettative, costantemente alla ricerca di una forma mai arrivata. Nella corsa forse a lui meno adatta sembra difficile possa riemergere, anche se è un corridore che sa soffrire e potrebbe sempre trovare la giornata giusta. In squadra interessante anche la presenza di Filippo Ganna, trionfatore della corsa nelle categorie giovanili. Il vicentino sinora si è messo in mostra attaccando da lontano, ma sarà interessante vederlo alle prese con la corsa a lui più adatta, magari correndo in gruppo.
Tra gli italiani le carte migliori sono tuttavia Gianni Moscon e Matteo Trentin. Non sono tra i grandissimi favoriti, ma sono uomini che hanno le capacità per ottenere un buon risultato cercando di affrontare a viso aperto la corsa, senza la paura di anticipare. La Sky proporrà inoltre Geraint Thomas, Ian Stannard e Luke Rowe per cercare di farsi notare, così come la Mitchelton – Scott avrà nell’ex vincitore Mathew Hayman e nel dinamico Luke Durbridge altre buone opzioni per cercare di rendere dura la corsa e anticipare.
Allo stesso modo proveranno a giocarsi le proprie chances corridori come Adrien Petit e Damien Gaudin (Direct Energie), tra i più interessanti attaccanti e migliori opzioni tra i padroni di casa, come già dimostrato con ottimi risultati in passato, Imanol Erviti (Movistar), che già in passato ha ottenuto buoni piazzamenti con questo stile di corsa aggressivo, ma anche Tony Martin (Katusha-Alpecin), in cerca del grande risultato nelle classiche, e Julien Vermote (Dimension Data), che più volte ci ha provato in queste settimane.
Non hanno nomi di primissimo piano, ma Astana e Team Sunweb in questa primavera hanno dimostrato di avere buoni collettivi e vorranno confermarsi anche nella Regina delle Classiche. Larense De Vreese, Oscar Gatto e Magnus Cort Nielsen le opzioni più convincenti per i kazaki, mentre la compagine tedesca avrà in Edward Theuns, Soren Kragh Andersen e Mike Teunissen giovani vogliosi di continuare la propria crescita.
Discorso simile per la LottoNL-Jumbo di Jos Van Emden e Timo Roosen, mentre c’è soprattutto curiosità intorno alle prove di due velocisti puri come Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo) e Marcel Kittel (Katusha-Alpecin), così come per uno scalatore come Marc Soler, che la Movistar ha deciso di schierare in preparazione al Tour de France.
Borsino dei Favoriti Parigi – Roubaix 2018
***** Peter Sagan
**** Philippe Gilbet, Niki Terpstra
*** Zdenek Stybar, Sep Vanmarcke, Greg Van Avermaet
** John Degenkolb, Arnaud Démare, Oliver Naesen, Wout Van Aert
* Edvald Boasson Hagen, Alexander Kristoff, Yves Lampaert, Gianni Moscon, Jasper Stuyven
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